Draga cilindrica

Uno strumento utilizzato fin dagli anni ’70 per strappare e raccogliere campioni rocciosi, concrezioni e crostoni calcarei dagli affioramenti lungo le scarpate del fondo marino.

La draga è costituita da un corpo cilindrico di grosso spessore in ferro di 500 mm di diametro e 1200 mm di lunghezza, pesante 250 Kg. La parte anteriore è provvista di denti riportati in acciaio legato, mentre la parte posteriore porta una griglia a fori quadri sufficienti a far defluire il fango, ma a trattenere i blocchi strappati al substrato roccioso.

L’operazione di dragaggio deve essere supportata da un idoneo verricello capace di trascinare la draga sul pendio voluto in grado di sopportare strappi sul cavo fino a 10.000 Kg.

Al verricello è consigliabile applicare una contametri ed un dinamometro per rilevare in continuo i valori di tensione sul cavo. Contemporaneamente i dati possono essere inviati ad un registratore grafico sul quale risulteranno evidenti i punti significativi del dragaggio: quando la draga tocca il fondo, la rottura della roccia e la risalita in superficie.

Divulgazione

G. Busatti, P. Colantoni, A. Magagnoli, M. Mengoli – Il dragaggio del fondo marino strumentazioni e metodologie – Rapporto Tecnico n. 14, IGM – CNR, Bologna, 1981.

Draga cilindrica


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